Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Durante il weekend la sede operativa di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta è stata oggetto, per la seconda volta in poche settimane, di un’effrazione.
Rubati tutti i PC dell’Associazione.

Nel weekend passato la sede di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta è stata oggetto per la seconda volta in poche settimane di un’effrazione. Nella prima (verificatasi nella notte del 1 gennaio 2024) i ladri non erano riusciti ad accedere agli uffici, limitandosi a cercare di rubare delle biciclette custodite in sede, danneggiandole. Oggi sono entrati negli uffici, rubando tutto il rubabile.

“L’intrusione dello scorso weekend – dichiara Sergio Capelli, direttore di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ha avuto un impatto notevole. Sono stati sottratti tutti i PC portatili dell’Associazione, oltre a materiale elettronico per la realizzazione di video e una piccola cifra in contanti. Per fortuna non ci sono danni strutturali che rendano inagibile la sede o parte di essa. Siamo molto amareggiati per l’accaduto. Ci complicherà fortemente le attività in un periodo denso e complesso e ci costringerà a importanti spese non previste, a cui, in questo momento, non sappiamo come fare fronte”.

“Una cosa simile era già avvenuta nel 2019 – dichiara Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Ora nel giro di poche settimane, due effrazioni. Ma la situazione sta diventando insostenibile: la percezione di sicurezza, anche a livello personale è molto bassa e di conseguenza è molto basso il livello di vivibilità del quartiere. Quotidianamente assistiamo inermi a scene e situazioni veramente difficili da accettare. Il furto subito non è che la punta di un iceberg.
Facciamo appello alle altre realtà del territorio per mettere in campo un attività congiunta che abbia come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita e del territorio, di favorire l’inclusione sociale e la riqualificazione socio-culturale del quartiere. Consideriamo la nostra presenza in un quartiere difficile come quello di Aurora un segnale importante, un presidio della società civile significativo. Come abbiamo sempre fatto, ci risolleveremo anche questa volta, dando continuità alle attività in corso. Ma è sempre più complesso farlo, a queste condizioni”.