Valle d’Aosta, polemica tra il fotografo Unterthiner e la Regione
A dover rispondere di atti lesivi dell’immagine della Regione dovrebbe essere la stessa Giunta regionale che da anni porta avanti politiche ambientali e turistiche devastanti per il territorio.
Così Fabio Dovana e Alessandra Piccioni, rispettivamente presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e presidente del circolo valdostano dell’associazione, stigmatizzano la reazione dell’assessore regionale al Turismo e Trasporti Aurelio Marguerettaz alle critiche espresse su Facebook dal fotografo naturalista Stefano Unterthiner.
Quella che avete in mente voi è una regione trasformata in un parco giochi per turisti. Un’idea di regione vecchia, quella delle scelte e delle idee degli anni ’70 del secolo scorso: tutta piste da sci, cemento e centraline idroelettriche.
La denuncia del fotografo del National Geographic è in linea con quanto Legambiente sostiene da anni a riguardo delle politiche di gestione del territorio valdostano, a partire da quelle orientate alla monocultura dello sci e impattanti sull’ambiente montano -come dimostra lo sciagurato progetto di realizzazione di una funivia attraverso il vallone delle Cime Bianche- passando dalla proliferazione di autorizzazioni di centraline idroelettriche e dalla particolare sintonia della Regione con la lobby dei cacciatori.
“Con il suo attacco alla libertà di critica, l’assessore aggiunge danno al danno inferto con le sciagurate politiche regionali, a partire da quelle dei trasporti. In Valle la ferrovia è una barzelletta, l’aeroporto una cattedrale nel deserto, l’autostrada è la più cara d’Italia, i tagli ai trasporti su gomma sono stati effettuati senza sapere dove e come, in una totale assenza di strategie condivise. La provocazione di Unterthiner ci sta tutta –aggiungono Dovana e Piccioni-. Dai rappresentati della Regione ci aspettiamo autocritica e cambio di scelte politiche, non reazioni isteriche”.
Domani, domenica 31 agosto, nell’ambito della Carovana delle Alpi, Legambiente consegnerà la bandiera verde della campagna all’associazione NaturaValp per la propria attività di promozione del turismo responsabile e la creazione di una rete di operatori economici, allevatori, agricoltori, artigiani e semplici cittadini, orientati alla valorizzazione della propria vallata, la Valpelline, secondo un modello di sviluppo sostenibile. “Un’esperienza virtuosa di promozione del territorio che ben rappresenta il futuro turistico che auspichiamo per la Valle e che la Regione dovrebbe prendere ad esempio e saper valorizzare”, sottolinea Legambiente.