Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Anche quest’anno la Regione Piemonte nel suo insieme non raggiunge il target, fermandosi ad un inaccettabile 63,4%. A fondo classifica le Province di Alessandria e Torino, che si confermano nel ruolo di zavorre restando ben lontane dagli obiettivi di legge, rispettivamente al 57% e al 58%.

Aumentano i Comuni Rifiuti Free che passano da 44 a 97.
Premiati per la prima volta i due Consorzi Rifiuti Free.

“Per una reale conversione Circolare mancano in Italia (e in Piemonte) impianti per la chiusura del ciclo. Impianti di valorizzazione della materia, impianti che trattino i prodotti della raccolta differenziata, impianti che siano funzionali alla terza R, quella del Riciclo, appunto. No a nuovi impianti di incenerimento!”

A 8 anni dalla data in cui si sarebbe dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata per legge, il Piemonte si ferma ad un modesto 63,4%, con la città di Torino (47%, dato ancora estremamente nonostante un apprezzabile aumento del 5% dal 2015, dopo anni di sostanziale immobilità) e quella di Alessandria (48%) a rallentare la corsa regionale verso il rispetto delle norme di legge.

Tuttavia crescono in maniera significativa i Comuni Rifiuti Free (ovvero con una raccolta differenziata superiore al 65% ed una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante anno), che passano dai 44 del 2019 ai 97 di quest’anno.

Sono i dati che emergono dal dossier Comuni Ricicloni Piemonte 2020 presentato questa mattina a Torino da Legambiente nel corso della quarta edizione dell’EcoForum per l’Economia Circolare del Piemonte, appuntamento dedicato all’approfondimento e al confronto sui temi della corretta gestione dei rifiuti e delle buone pratiche di economia circolare a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, università, mondo imprenditoriale e singoli cittadini. Appuntamento che quest’anno si è svolto nell’inedita forma di Talk-show online.

Sono due i binari paralleli che vanno percorsi per puntare ad un’economia realmente circolare – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaIl primo è quello della riduzione del rifiuto prodotto e dell’intercettazione il più efficiente possibile delle frazioni valorizzabili del rifiuto. Proprio per tale ragione a partire dall’edizione 2016 la nostra Associazione ha voluto alzare l’asticella per andare oltre quello che è un obbligo di legge (RD al 65%) e premiare non più solo in base alla percentuale di raccolta differenziata, ma chi produce meno rifiuto indifferenziato, passando dal concetto di “Riciclone” a quello di “Rifiuti Free”. Il secondo binario è quello del riciclo e della valorizzazione del materiale raccolto differenziatamente: #Rifiutizeroimpiantimille è uno degli hashtag che hanno accompagnato il nostro Congresso Nazionale del novembre 2019. Dobbiamo e vogliamo essere coerenti: mancano in Italia (e in Piemonte) impianti per la chiusura del ciclo. Impianti di valorizzazione della materia, impianti che trattino i prodotti della raccolta differenziata, impianti che siano funzionali alla terza R, quella del Riciclo, appunto. Ma non si parli di smaltimento e di incenerimento: una Regione che non raggiunge i limiti di legge del 65% di raccolta differenziata, non può programmare un’impiantistica per lo smaltimento sulle esigenze dell’oggi, vincolando all’esistenza degli impianti decisioni future. Esigenze, che come dimostrano i Comuni e Consorzi che premieremo, potranno (anzi, dovranno!) essere molto differenti domani”.

Durante la prima giornata dell’Ecoforum 2020 sono stati premiati i 97 Comuni rifiuti Free piemontesi (per elenco completo www.legambientepiemonte.it) . Il numero dei premiati, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, è senza dubbio la notizia più positiva della giornata.

Sono per lo più Comuni di piccole dimensioni, ad eccezione di Poirino e Cossato, gli unici sopra i 10.000 abitanti.

I risultati in questi Comuni siano stati ottenuti con ricette diverse ma con un denominatore comune: la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una raccolta domiciliare porta a porta, un’informazione e sensibilizzazione continua ed efficace e politiche anche tariffarie che premiano il cittadino virtuoso.

Denominatore comune che si riscontra anche nei due Consorzi Rifiuti Free premiati: il Consorzio Chierese per i Servizi che con il suo 81,8% di differenziata ed i soli 78 kg/abitante anno di indifferenziato ed il Consorzio Medio Novarese: 84% di Raccolta differenziata e 81,7 kg abitante anno. Le soglie target erano il 70% di Raccolta differenziata e i 100 kg/abitante di indifferenziato per anno.

Nel corso della giornata hanno portato i propri saluti l’Assessore regionale Matteo Marnati, la Consigliera della Città Metropolitana Barbara Azzarà e l’Assessore della Città di Torino Alberto Unia.

La Fondazione Compagnia di San Paolo ha partecipato nella persona di Sara Leporati, Responsabile Missione Proteggere l’ambiente – Obiettivo Pianeta.

Nel corso dell’EcoForum sono state presentate alcune delle migliori esperienze piemontesi in tema di economia circolare, a cominciare da Barricalla – il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, situata alle porte di Torino, a Collegno, un impianto-modello preso a esempio dagli addetti ai lavori del settore – e da Assa Spa, l’azienda pubblica che si occupa di raccolta rifiuti per il Comune di Novara.

Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino hanno illustrato i rispettivi progetti per un’Università sostenibile. In tema di ricerca e innovazione è stata Novamont (main partner di EcoForum per L’economia Circolare di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta) a raccontare degli avanzamenti tecnici e tecnologici per una migliore raccolta e un miglior riciclaggio della frazione organica e delle bioplastiche.

La prima giornata si conclude alle ore 21 con la presentazione, alla presenza del Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e di tutti i presidenti regionali dal 1980 ad oggi, del libro   “La nostra Italia. I 40 anni di Legambiente”.

Giovedì 10 dicembre nel corso della seconda giornata presenteremo in collaborazione con il progetto ECCO (Economie Circolari di Comunità) una carrellata di buone pratiche di Economia Circolare e Civile. Aziende, Start Up e associazioni ci presenteranno i loro passi verso un futuro sostenibile ambientalmente e socialmente: fra gli altri NovaCoop parlerà delle sue attività in campo di Economia Civile e Circolare; Novamont dei progetti di recupero scarti alimentari nei mercati; Acea della produzione di biometano dal riciclo della frazione umida e del suo nuovo impianto con immissione in rete; Sartori ambiente infine di come è possibile mettere la tecnologia a servizio della raccolta differenziata e della tariffazione puntuale.

Una tavola rotonda proprio sulla tariffazione puntuale chiuderà la giornata e l’EcoForum 2020. Parteciperanno Regione Piemonte, Consorzio Chierese per i Servizi, Consorzio Medio Novarese, Econet e Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti, che a due anni dalla presentazione delle linee guida sulla tariffazione puntuale faranno un esaustivo quadro regionale.

EcoForum per l’Economia Circolare si svolge con il supporto di:

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