Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Parte oggi il convoglio ambientalista in viaggio per l’Italia per parlare di rigenerazione urbana e smart city, monitorare l’inquinamento atmosferico e acustico, sensibilizzare i cittadini e rilanciare tante buone pratiche anti-smog

Prima tappa a Novara: da venerdì a lunedì in sosta al binario 1 della stazione centrale

Nei primi 50 giorni del 2016 le concentrazioni di PM10 sono tornate a salire. Diversi centri urbani italiani si avvicinano ormai al famigerato limite dei 35 giorni annui di superamento consentiti come:

Torino (27), Asti (22), Novara (20), Alessandria (19)

Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita. Sono questi i quattro temi principali ma anche le quattro sfide che il Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, rilancerà durante il suo viaggio dal 26 febbraio al 9 aprile per la Penisola. Un tour che prenderà il via venerdì in Piemonte con la tappa di Novara, dove il convoglio ambientalista farà sosta fino a lunedì 29 al binario 1 della stazione centrale.

La mostra itinerante sarà aperta dalle 8,30 alle 14.00 per le classi prenotate e dalle 16,00 alle 19,00 per il pubblico. La domenica sarà visitabile dalle 10,00 alle 13,00. L’ingresso è gratuito. Durante i giorni di tappa sarà possibile portare a bordo e scambiare i propri libri oltre che lanciare le proprie idee per cambiare la città con l’hashtag #aNovaraVorrei.

Dopo l’edizione speciale dello scorso anno dedicata all’agricoltura di qualità in occasione di Expo Milano, quest’anno il convoglio ambientalista tornerà ad occuparsi di inquinamento atmosferico e acustico attraverso un nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento atmosferico) per informare i cittadini sul tema; ma anche per promuovere tante buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog. Se il 2015 è stato un anno da “codice rosso” per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno.

Come rileva la campagna di Legambiente “PM10 ti tengo d’occhio”, nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di “bonus” a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili): tra questi Torino ha raggiunto 27 giorni di superamento, seguito da Asti (22), Novara (20), Alessandria (19). I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di superamenti, a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie. Anche se non è stata superata la soglia limite dei 35 giorni/anno, la situazione rimane preoccupante e dimostra l’urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall’emergenza smog, sempre più cronica.

In attesa di un deciso cambio di passo nelle politiche della mobilità, nelle 11 tappe del suo viaggio, da Novara a Cosenza, il Treno Verde 2016 racconterà e darà spazio alle esperienze virtuose anti-smog messe in atto intanto da quei comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile. A bordo del convoglio ambientalista non mancheranno, infine, approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e su smart cities ed ecoquartieri, entrambi caratterizzati da una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, da servizi più adeguati e un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed efficiente. In Italia l’esperienza, ad esempio, di Milano e quella delle sorelle europee stanno dimostrando come gli ecoquartieri siano un modello per il futuro delle città europee.

Le città – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni – sono il centro della sfida climatica in tutto il mondo, perché è nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni ed è qui che l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi sta determinando danni crescenti, mettendo in pericolo vite umane e provocando gravi danni a edifici e infrastrutture. Per questo è indispensabile ripartire dai centri urbani avviando una riqualificazione urbana, energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente, ripensando al sistema della mobilità, facendo scelte innovative per farle uscire dall’immobilismo attuale in cui si trovano e affrontare i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana. Il Governo, sulla base degli impegni presi a livello internazionale con la Cop21, intraprenda dunque interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattutto delinei una strategia nazionale per la qualità dell’aria, un piano per la mobilità nuova in città accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana. Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all’avanguardia e libere dallo smog.

Novità 2016 – In questo viaggio, il convoglio ambientalista si avvarrà di una nuova collaborazione, quella con VALORIZZA brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR, per realizzare un monitoraggio scientifico (rumore e inquinamento atmosferico) in postazioni fisse e itineranti. Le apparecchiature forniranno in tempo reale i dati che confluiranno in una piattaforma informatica (Smart Data Center), in grado di raccogliere le informazioni acquisite dai sistemi di monitoraggio ambientale, georeferenziarle e farle confluire poi in una mappa interattiva. La mappatura realizzata sarà, quindi, la base da cui partire per ragionare sulle criticità e le soluzioni per migliorare la qualità dell’aria, la mobilità e il benessere, ma anche definire le priorità degli interventi urbani utili alla pianificazione e progettazione di smart cities.

Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognuno dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini.

La prima carrozza è dedicata al mondo: qui il visitatore potrà leggere e scoprire i tanti planisferi interattivi, installati sulle pareti del vagone, per capire insieme i fattori legati ai mutamenti climatici e le conseguenze che causa il surriscaldamento globale. La “città” sarà, invece, il tema della seconda carrozza incentrata sui centri urbani per parlare di quelle città che hanno raccolto la sfida della rigenerazione urbana e hanno puntato su energia pulita, mobilità dolce, edilizia sostenibile. Dalle città agli ecoquartieri il passo è breve, per questo la terza carrozza e la quarta carrozza saranno dedicate rispettivamente ai quartieri a basse emissioni e ad alta qualità di vita e ai condomini, dove i cittadini sono sempre più smart. In particolare, agli studenti sarà riservato uno speciale percorso didattico sui mutamenti climatici, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il programma del Treno Verde a Novara

Binario 1 stazione centrale

Venerdì 26 febbraio

ore 8.00 Trofeo Tartaruga.

ore 17.00 proiezione del documentario “Sulle tracce dei ghiacciai” prodotto da SD Cinematografica.

Sabato 27 febbraio

ore 16.30 #aNovaraVorrei – Sfide e proposte nell’era del cambiamento (a seguire degustazione prodotti locali)

Domenica 28 febbraio

ore 10.00 Tour guidato tra le strade di Novara

ore 11.00 Visita guidata a Casa Bossi (a seguire aperitivo)

Lunedì 29 febbraio

ore 11.00 Conferenza stampa conclusiva

Il Treno Verde sarà aperto al pubblico venerdì, sabato e lunedì dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00. Durante tutto lo stazionamento sarà possibile portare e scambiare i propri libri e lanciare le proprie idee per cambiare la città con l’hashtag #aNovaraVorrei