Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Legambiente alla vigilia dell’incontro tra l’assessore Marguerettaz e il ministro Lupi

I pendolari della Torino-Aosta continuano ad essere vittime dello scaricabile tra enti pubblici. Una situazione inaccettabile che deve essere superata immediatamente.

È questa la posizione di Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, alla vigilia dell’incontro a Roma tra l’assessore valdostano ai Trasporti Aurelio Marguerettaz e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, che segue di pochi giorni l’annuncio da parte di Trenitalia di voler tagliare, a partire dal 5 ottobre, i treni tra Torino, Aosta e Pré Saint Didier da 89 a 37.

La situazione in cui versa la tratta ferroviaria Torino-Aosta, lenta come quando venne inaugurata alla fine del 1800, rasenta ormai il ridicolo: oltre ai crediti vantati da Trenitalia pesano sulla quotidianità dei pendolari le non risposte sull’ammodernamento della linea, anche a fronte di finanziamenti già previsti, e l’ostinazione con cui la Regione Valle d’Aosta ha deciso di riaprire per la terza volta, in questo caso attraverso trattativa privata, la partita per l’acquisto di 5 treni bimodali. Una strada cieca dato che il problema della linea resta di tipo strutturale. Ci auguriamo quindi che si sia arrivati all’ultima puntata di una telenovela che ogni giorno ha come vittime incolpevoli i pendolari.

Per far sentire la voce dei pendolari, degli studenti, degli utenti e dei cittadini Legambiente aderisce al presidio di protesta promosso dall’associazione Pendolari Stanchi VDA in programma giovedì 2 ottobre alle ore 17 in Place Des Franchises ad Aosta.