Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Dal Piemonte c’è invidia per l’avvio dell’area C di Milano.
In Piemonte immobilismo nelle politiche antismog… e intanto continuiamo a respirare aria inquinata!

“Mentre a Milano oggi si inaugura l’area C senza troppo intoppi per i cittadini, in Piemonte nulla si muove per contrastare lo smog causato dal traffico cittadino – così commenta l’assenza delle politiche antismog in Piemonte Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – A fronte di
un’emergenza smog più alta degli scorsi anni che coinvolge tutta la Pianura Padana, a noi piemontesi non resta altro che guardare verso la Lombardia constatando l’immobilismo della nostra regione. Dalle parole non si è ancora passati ai fatti – continua Dovana – non si sono viste né misure strutturali né azioni emergenziali che, seppur non sufficienti, ci avrebbero fatto tirare qualche sospiro di sollievo. Insomma, a parte le parole, ancora nessun segnale concreto sul fronte antismog, intanto continuiamo a respirare aria inquinata ben oltre i limiti consentiti per legge per salvaguardare la salute umana”.
L’esperienza del ticket d’ingresso nell’area C di Milano dimostra anche che è possibile mettere in atto azioni per contrastare lo smog e, contemporaneamente reperire le risorse necessarie per incrementare il trasporto pubblico cittadino. Solo tramite l’offerta di un servizio di trasporto pubblico efficiente (sia urbano che extraurbano) è possibile chiedere ai cittadini i sacrifici necessari per cambiare abitudini affinchè si respiri aria più pulita e si viva in città meno trafficate.
“Le politiche milanesi portate avanti negli anni da amministrazioni di diverso colore politico testimoniano come sia possibile lavorare in modo serio per contrastare l’emergenza smog – dichiara Federico Vozza, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta -. Con valori di PM10 superiori a quelli della vicina Lombardia i nostri amministratori sono invece accomunati da un’inaccettabile immobilismo che porta solo ad accrescere le loro responsabilità di fronte all’emergenza sanitaria ed ambientale in corso. L’avvio dell’Area C milanese sia da stimolo per guardare alle migliori esperienze internazionali per la gestione della mobilità in ambito urbano”.