Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Pedoni, Pedali e Pendolari sabato 4 maggio insieme a Milano

Per soddisfare la domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri) si impegna il 75% dei fondi pubblici destinati alle infrastrutture del settore, mentre all’insieme degli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo (dove si muove il 97,2% della popolazione) lo Stato destina solo il 25% delle risorse, puntando spesso e ancora una volta su nuove strade, tangenziali e circonvallazioni piuttosto che sul trasporto collettivo o su quello non motorizzato.

E’ partendo da questi numeri che Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e i circoli territoriali sabato 4 maggio saranno a Milano per la mobilitazione nazionale per la “Mobilità Nuova”. Una manifestazione per imporre ai decisori politici una rivoluzione della mobilità che parta proprio da un riequilibrio delle scelte politiche e delle risorse pubbliche destinate al settore dei trasporti. La Mobilità Nuova per Legambiente ruota attorno a quattro perni: l’uso delle gambe, l’uso delle bici, l’uso del trasporto pubblico locale e della rete ferroviaria, l’uso occasionale dell’auto privata (sostituita in tutti i casi in cui è possibile da car sharing, car pooling, taxi).

“C’è un’urgente necessità di riorientare le risorse pubbliche concentrando la spesa laddove si concentra la domanda di mobilità –dichiara Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta– Quest’esigenza si sta affermando ogni giorno con più forza anche in Piemonte e in Valle d’Aosta, territori in cui si avvertono pesantemente gli effetti di una politica che continua a disinvestire sul trasporto pubblico locale proprio in un momento di crescita del numero di passeggeri. Ci auguriamo che gli amministratori locali colgano la necessità di un cambiamento di paradigma e se ne facciano loro stessi promotori. Oggi è più che mai chiaro che incrementare le risorse destinate al trasporto pubblico e agli spostamenti non motorizzati è possibile a patto che si abbandonino progetti che prevedono l’ulteriore potenziamento della rete stradale e autostradale nonché grandi opere inutili e dannose come il TAV Torino-Lione”.

Una mobilitazione sempre più diffusa, come testimonia ad esempio l’iniziativa “MOBILITÀzione, il Piemonte #cambiastrada” promossa nel pomeriggio di giovedì 2 maggio da diversi collettivi studenteschi, e a cui Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta aderisce. Un’assemblea, che si terrà alle ore 17 alla stazione ferroviaria di Torino Porta Susa, per chiedere che il servizio di trasporto pubblico venga “ripensato nella sua complessità, in termini tanto di accesso quanto di qualità delle prestazioni erogate”. “Si tratta anche –scrivono gli organizzatori- di avere una visione in cui i bisogni dei cittadini utenti ed il rispetto dell’ambiente viaggiano di pari passo, nella convinzione che i servizi pubblici locali e tra questi il trasporto siano essenziali per lo sviluppo della coesione territoriale e sociale”.

La neonata Rete della #MobilitàNuova lancerà in occasione della manifestazione di sabato 4 maggio a Milano una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare (obiettivo un milione di adesioni) che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato.