Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Sono trapelati la scorsa settimana i dettagli del progetto di rinnovamento dei binari del tram di via Po, arteria fondamentale del trasporto pubblico in città. Saranno lavori lunghi e approfonditi che coinvolgeranno, oltre ai binari, tutti i sottoservizi: l’occasione per ripensare anche in chiave ecologica e di valorizzazione del patrimonio una strada che è anche gioiello del centro storico.

Il progetto, tuttavia, non pubblicato neanche nella sua interezza, non pare andare in questa direzione. Si prevede, per la parte centrale dalla strada, dove passano i mezzi pubblici, di sostituire le storiche lose di pietra con asfalto, un materiale più adatto al passaggio dei bus ma peggiorativo sotto ogni altro punto di vista.

L’asfalto, più scuro delle lose, peggiora l’effetto ‘isola di calore’, e suggerisce la scelta di basare il trasporto pubblico su linee bus, meno efficienti, capienti ed ecologiche dei tram – anzi, dannose per i binari appena rinnovati. La resa estetica, poi, non rende giustizia al valore storico della strada. Il rifacimento di via Po avviene ogni 30-40 anni e sembra assurdo essere arrivati con un progetto non condiviso o partecipato, dove non si prevede o anche solo ipotizza un ripensamento degli spazi che favorisca la mobilità attiva e a zero emissioni: con questo progetto, insomma, via Po resterà un insieme rumoroso e disordinato di bus e tram in coda, traffico privato e parcheggi. La riteniamo una strategia incoerente in ogni senso rispetto all’obiettivo di un impatto climatico zero entro il 2030, impegno che Torino ha preso con la Commissione Europea.

Le esperienze in altre strade di Torino, d’Italia e d’Europa ci dimostrano che ridare spazio alle persone e alla mobilità pulita è una scelta vincente per la cittadinanza, il commercio e l’ambiente. Chiediamo quindi di pubblicare interamente il progetto e – per quanto le premesse non siano state in questa direzione – di attuare tutte le misure possibili per rendere il rifacimento di via Po un percorso partecipato rispetto all’uso futuro dello spazio stradale, coerentemente con gli obiettivi di transizione ecologica della città.

La nuova via Po che serve al futuro di Torino è tram-pedonale, e accanto ai tram fa spazio a taxi, biciclette e pedoni, riduce l’inquinamento e l’assorbimento di calore e valorizza il commercio, l’attrazione turistica e il suo carattere storico. Se la politica lo vorrà, via Po farà da esempio per le tante strade di Torino che chiedono una mobilità più efficiente e uno spazio urbano più vivibile e meno impattante.

 

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