Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Treno Verde, futuro 100% rinnovabile. A bordo del Treno Verde in sosta a Vercelli presentato il rapporto Comuni Rinnovabili: numeri e storie della diffusione delle energie rinnovabili in Piemonte e in Val d’Aosta. Sono 484 i comuni piemontesi che grazie alle fonti rinnovabili producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie. A bordo del convoglio ambientalista premiati anche i “RinnovABILI”, le realtà regionali che hanno scommesso su nuovi modelli energetici attraverso energia pulita ed efficienza

Galleria fotografica disponibile a questo link: http://bit.ly/FotoTV2018

Il dossier completo disponibile a questo link:

http://www.trenoverde.it/Comuni-Rinnovabili-Piemonte-e-Valle-dAosta.pdf

 

In Piemonte negli ultimi anni la crescita delle energie rinnovabili è stata continua sia per quanto riguarda la potenza installata che per la produzione di energia. Oggi il 39,4% dei consumi complessivi di energia è coperta da fonti rinnovabili, grazie ai 52.496 impianti diffusi nel 100% dei comuni. Il dato impressionante è quello della crescita nella produzione del solare fotovoltaico (+1.289%) passato da circa 122 GWh/anno del 2010 ai 1.688 GWh/anno del 2016 e che si conferma la tecnologia più diffusa in termini numerici, con il 97,8% degli impianti, seguiti dall’idroelettrico con l’1,6% e da impianti eolici e alimentati da biomasse.

In termini di produzione è però l’idroelettrico a fornire il maggior contributo di energia elettrica, soprattutto grazie a ai grandi invasi storici, con il 65,2% del totale prodotto da fonti rinnovabili, seguito dalle bioenergia con il 17,6% e dal solare fotovoltaico con il 16,9%.

È questo in sintesi il quadro che emerge dall’edizione regionale del rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, realizzato grazie al contributo di Enel Greenpower, che sarà presentato questo pomeriggio a Vercelli in occasione dell’arrivo in città del Treno Verde, il convoglio ambientalista di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che sta viaggiando lungo i binari d’Italia proprio per chiedere all’Europa e all’Italia maggiori impegni nel Pacchetto Energia e Clima 2030 e traghettare così il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico. Il rapporto sarà presentato lunedì 19 alle ore 17,30 a bordo del treno in sosta fino al 20 marzo al binario 1 della Stazione Centrale di Vercelli. Parteciperanno – con l’introduzione e la moderazione di Fabio Dovana, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Laura Brambilla, Portavoce Treno Verde, Feliciano Corbelletti, Deputy Northern Western Area Enel Greenpower, Gian Piero Godio, Presidente del Circolo di Legambiente del Vercellese, Angelo Tartaglia, Docente del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino.

«Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili al 2030 e di decarbonizzazione al 2050 è necessario che queste tecnologie tornino a svolgere nel nostro Paese un ruolo primario – dichiara Laura Brambilla, portavoce del Trenoverde – superando per prima cosa le barriere che incontrano famiglie, condomini e imprese nell’autoproduzione e nella distribuzione locale di energia prodotta da fonti rinnovabili. «E poi serve accogliere proposte di modifica alla bozza di decreto incentivi provenienti dalle associazioni delle fonti rinnovabili – prosegue la portavoce – così da arrivare ad una rapida approvazione del decreto e dare modo alle aziende di investire in questo Paese.»

Tornando ai dati del rapporto, la maggior potenza da fonti rinnovabili installata è presente nel territorio della provincia di Torino con 1.631 MegaWatt complessivi, seguita da Cuneo (1.240 MW) e Verbano-Cusio-Ossola (846 MW). In termini di produzione di energia è sempre la provincia di Torino (3.562 GWh/anno) a fornire il maggior contributo da fonti rinnovabili (con l‘idroelettrico a coprire la quota maggiore con 2.406 GWh/anno), seguita da Cuneo con 2.404 GWh/anno e Verbano-Cusio-Ossola con 2.397 Gwh/anno.

“Per far sì che la crescita delle rinnovabili non si arresti e che, anzi, possa contribuire in modo sostanziale al contrasto dei cambiamenti climatici in atto – dichiarano Fabio Dovana e Gian Piero Godio, rispettivamente presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e presidente del circolo Legambiente del Vercellese- ci auguriamo che il nuovo Piano Energetico Ambientale della Regione Piemonte possa essere il più possibile ambizioso e concreto, fissando obiettivi e strumenti che vadano oltre gli impegni presi a livello nazionale ed europeo, e al tempo stesso possa garantire che lo sviluppo delle energie rinnovabili non sia mai in contrasto con la tutela del territorio”.

Escludendo il grande idroelettrico, sono 484 i comuni piemontesi che grazie alle fonti rinnovabili producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie. Occimiano (AL), Cavallerleone (CN) e Ceresole d’Alba (CN) sono i primi tre comuni che possiamo definire 100% rinnovabili elettrici e che, senza entrare nel merito degli impianti e senza esprimere una parametro di qualità, meglio rispondono, sempre teoricamente, al fabbisogno elettrico dei territori non solo dal punto di vista quantitativo ma anche di mix di impianti. E, entrando nel merito delle singole fonti, sono 231 i comuni che in Piemonte producono grazie al fotovoltaico più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie residenti. Numeri importanti che si accompagnano ai 58 Comuni in cui gli impianti solari fotovoltaici, sarebbero in grado, se l’energia fosse auto-prodotta, di coprire tra l’80 e il 99% dei consumi elettrici domestici, e ai 122 il cui contributo varierebbe tra il 50% e il 79%. Ci sono anche 61 comuni con il solare termico e 20 che presentano impianti eolici, a cui si aggiungono 2 con grande eolico e 18 con mini-eolico. Ancora, sono 374 i Comuni che presentano sul proprio territorio impianti idroelettrici per una potenza complessiva di 2.209 MW, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico di circa 1.500.000 famiglie. Inoltre sono 101 comuni dove sono presenti impianti di geotermia a bassa entalpia capaci di soddisfare tutti o parte dei fabbisogni termici di case, scuole, centri commerciali. Sono, infine, 630 i Comuni che possiedono sul proprio territorio un impianto a bioenergie per una potenza complessiva di 355 MW elettrici e 223 MW termici.

A bordo del Treno Verde nella tappa piemontese, Legambiente ha anche premiato “I RinnovABILI”, ovvero realtà che hanno scommesso su nuovi modelli energetici attraverso rinnovabili, efficienza, facendo a meno di petrolio, gas e carbone. Tra questi l’Azienda Agricola Roccabianca, un’impresa nel comune di Cartosio (AL) a conduzione familiare dotata di un impianto fotovoltaico da 4,5 kW che le fornisce l’energia elettrica per i suoi fabbisogni: un’attenzione alla tutela dell’ambiente che prosegue con un utilizzo di acqua prelevata da pozzi sorgivi naturali e controllati e con un prelievo dai boschi della legna per riscaldare le abitazioni. Anche l’Azienda agricola Paolo Maria Mosca, altro “RinnovABILE”, è un’impresa di Crescentino molto attenta al tema della sostenibilità: non solo coltiva il riso in modo ecocompatibile, ma ottiene il 90% del proprio fabbisogno di elettricità da un impianto fotovoltaico da 18,5 kW di potenza che ha costruito nel 2011. C’è poi il Progetto Casa Zero di Torino, un condominio di nuova costruzione che grazie alle tecnologie atte al risparmio e all’efficientamento energetico e grazie all’installazione di impianto fotovoltaico condominiale da 15 kW, produce ogni anno 81 tonnellate di CO2 in meno rispetto ad un edificio degli stessi volumi costruito senza osservare le norme energetiche. Presente tra i premiati anche il Comune di Cigliano, presso Vercelli, che è tra i primi comuni eco-sostenibili d’Italia grazie al suo parco fotovoltaico, costruito nel 2011. Premiato anche l’impianto di Bene Vagienna di Retenergie, un impianto costruito sul tetto di un’azienda agricola da una cooperativa che ha costruito una rete di persone impegnate in un nuovo modo di fare impresa, nella produzione sostenibile e nel consumo responsabile di energia. Premiata anche l’Azienda Agricola RICOVAR per il suo impianto di biogas, che, alimentate dalle biomasse prodotte dall’azienda stessa, recupera in maniera innovativa tutta l’energia termica prodotta. Presente, infine, la Scuola Media del Comune di Trino, in provincia di Vercelli, che grazie all’intervento di riqualificazione è passata dalla classe G alla classe A1: un “RinnovABILE” che si è dotato recentemente anche di un impianto fotovoltaico da 10 kW.

Tra le esperienze salite a bordo del Treno Verde questa mattina – e selezionate dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – c’è Enerbrain, che, grazie a tecnologie innovative, riesce ad abbattere consumi ed emissioni dei sistemi di climatizzazione.

Il Treno Verde, inoltre, in ciascuna delle sue tappe, in occasione della proclamazione da parte dei Ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo del 2018 Anno nazionale del cibo italiano, ospita a bordo degustazioni di cibi prodotti con l’uso di energia 100% rinnovabile autoprodotta.