Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

La campagna estiva di Legambientetorna a solcare i bacini lacustri piemontesi per monitorare lo stato di salute delle acque, denunciarne le criticità e promuovere esempi virtuosi di gestione e sostenibilità

Goletta dei Laghi 2022 approda in Piemonte.  Il bilancio complessivo dei monitoraggi sul Lago Maggiore, Orta, Avigliana e Viverone: dei 23 punti campionati 13 risultano oltre i limiti di legge.

Legambiente: “Tra criticità croniche inaccettabili e punti problematici rilevati, sono necessarie soluzioni condivise”

Goletta dei Laghi 2022 approda in Piemonte per monitorarne lo stato di salute dei bacini lacustri. Tre giornate di eventi, conferenze stampa e attività di citizen science per presentare i dati delle analisi micro-biologiche effettuate sul Lago Maggiore (sponda piemontese), Lago d’Orta, i laghi di Avigliana e il Lago di Viverone. 

Dei 23 punti campionati sui laghi Maggiore, d’Orta, di Viverone e di Avigliana 13 risultano oltre i limiti di legge: questo il bilancio complessivo dei monitoraggi eseguiti in Piemonte da Goletta dei Laghi 2022, la campagna estiva di Legambiente in difesa dei bacini lacustri italiani. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.

Goletta dei Laghi ci permette di rafforzare il lavoro di networking e la sinergia con Arpa Piemonte. Legambiente vuole essere un supporto per quanto riguarda i temi di qualità delle acque, effettuando un lavoro di complementarità e di integrazione alle analisi di balneabilità dei laghi piemontesi – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta –  Il controllo continuo dei nostri specchi d’acqua è uno strumento irrinunciabile per giungere ad un rapporto sereno con i nostri laghi, soprattutto grazie al presidio dei nostri circoli sul territorio e alla partecipazione della cittadinanza”. 

I risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati a fine giugno da un team di tecnici e volontari dell’associazione ambientalista sono stati resi noti nelle varie conferenze stampa che si sono tenute in ogni tappa. In ogni giornata sono state anche organizzate azioni di citizen science nell’ambito dei Lakes Days, eventi di cittadinanza attiva che vedono il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori in un’esperienza concreta di tutela e valorizzazione del lago. 

“Grazie ai risultati emersi da Goletta dei Laghi possiamo consolidare il dialogo con le amministrazioni locali per trovare congiuntamente delle soluzioni per proteggere e tutelare gli ambienti lacustri piemontesi. Il nostro lavoro non finisce con Goletta, ma continueremo con tutte le nostre prossime azioni a stimolare cittadinanza, società civile e decisori politici e sensibilizzarla sull’importanza ecosistemica, economica e ambientale dei laghi e delle risorse idriche.”, dichiara Giorgio Prino,  presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

GOLETTA DEI LAGHI 2022Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, i temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 17 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. 

Da Nord a Sud, sono 12 le regioni toccate dalla campagna di Legambiente che, anche in questa edizione, si avvale della collaborazione di centinaia di volontarie e volontari sui territori, dediti al campionamento delle acque: un’incredibile operazione di citizen science per capillarità ed estensione, cui si accompagnano progetti e iniziative in loco che coinvolgono la cittadinanza, finalizzati a non abbassare la guardia sulla qualità dei laghi e sugli abusi che ne minacciano e deturpano le rive. In particolare, ormai da diversi anni, la campagna di Legambiente è occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne, con i laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno al centro del progetto LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

Novità del 2022, LIFE Blue Lakes estende la sua azione a tutti i bacini lacustri interessati da Goletta, proponendo un Manifesto dei laghi che ogni amministrazione locale potrà sottoscrivere. Il documento elenca obiettivi specifici riferiti agli ambiti strategici verso cui indirizzare gli impegni:

  • UNIONE E COORDINAMENTO: il Manifesto del Lago come opportunità per coordinare i processi di gestione;
  • SENSIBILIZZAZIONE: ovvero il Manifesto del Lago come strumento di informazione e prevenzione; 
  • 3R: ovvero migliorare la Riduzione, il Riutilizzo e il corretto Riciclo dei rifiuti 
  • PARADIGMA: per sostenere il cambio di paradigma nell’utilizzo della plastica; 
  • CONOSCENZA: il Manifesto del Lago quale strumento per completare la conoscenza riguardo le microplastiche.

In più, Goletta dei Laghi 2022 si configura quale importante cornice per ribadire la necessità di una gestione equa, razionale e sostenibile della risorsa idrica, di fronte alla scarsità d’acqua che non risparmia i bacini lacustri italiani già sottoposti a eccessive captazioni, mancata o cattiva depurazione: una siccità inasprita dagli effetti sempre più evidenti della crisi climatica.

In programma, in diverse delle località attraversate da Goletta dei Laghi, i Lakes Days, momenti di cittadinanza attiva sul lago con il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori per condividere un’esperienza concreta volta alla tutela e alla valorizzazione del lago.

Sempre attivo, durante tutta la campagna, il servizio SOS Goletta, attraverso cui i cittadini possono segnalare a Legambiente chiazze o inquinamento sospetto di laghi, mari e fiumi e permettere all’associazione ambientalista di coinvolgere le autorità competenti per intervenire tempestivamente.

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUI 4 LAGHI: MAGGIORE, ORTA, AVIGLIANA E VIVERONE

Nove i punti oggetto di prelievi sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, di cui cinque risultati fortemente inquinati: lo sfioratore di Largo Marconi sul lungolago di Stresa (VCO); la foce del torrente Vevera e il punto a lago presso lo sfioratore del rio S. Luigi ad Arona (NO); la foce del rio Arlasca a Dormelletto (NO); il punto presso la foce del fiume Toce a Verbania (NO). Entro i limiti di legge, invece, i punti campionati alla foce del Torrente Erno a Lesa (NO); alla foce del torrente San Bernardino e alla foce del torrente San Giovanni, entrambi in località Intra a Verbania (VCO); il punto campionato alla foce del torrente Selvaspessa a Baveno (VCO). 

Cinque i punti campionati, invece, sul Lago d’Orta, quattro dei quali risultati oltre i limiti di legge: fortemente inquinati il punto campionato presso lo sfioratore sul lungolago Beltrami e alla foce del torrente Lagna, entrambi nel comune di San Maurizio (NO); quello alla foce del torrente Pescone, nel comune di Pettenasco (NO). Inquinato il punto presso la foce Fiumetta a Omegna (VCO). Entro i limiti, infine, il prelievo effettuato alla foce del torrente Pellino, a Pella (NO). Dal momento che il risultato negativo si riscontra per il secondo anno di seguito, le analisi microbiologiche verranno ripetute nei prossimi mesi, per sollecitare ancor più l’attenzione sulle criticità rilevate.

Sul Lago di Viverone stati effettuati quattro prelievi: risultati fortemente inquinati il punto campionato alla foce del canale presso la roggia Piverone, in località Anzasco, a Piverone (BI) e quello campionato a lago (alla fine di Strada Messeria-Venaria) nel Comune di Viverone (BI); entro i limiti di legge i restanti due punti, quello campionato a lago presso il lido di Piverone (BI), in località Anzasco, e quello campionato a lago, alla fine di Strada Cocuello, nel comune di Viverone (BI).

Sui laghi di Avigliana sono stati effettuati cinque campionamenti. I due punti risultati oltre i limiti di legge sono stati campionati entrambi sul Lago Piccolo: fortemente inquinata, nello specifico, la foce del Rio Freddo; inquinata la foce del Rio Grosso. Entro i limiti di legge, invece, il punto campionato alla foce del Rio Giacomino e i due prelievi effettuati sul Lago Grande, alla foce del canale Naviglio e fronte Baia grande.

I prelievi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando poi i laboratori sul territorio per le analisi. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).  

LEGENDA: Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente: INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. 

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.