Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

L’inquinamento atmosferico è il tema ambientale che preoccupa di più i cittadini europei. È responsabile ogni anno di 400,000 morti in Europa, ed espone sia l’agricoltura che l’ambiente naturale a considerevoli danni. Ciò nonostante, la buona volontà e la capacità di agire dei cittadini europei è limitata.

Per invertire questa tendenza nasce nel 2016 il progetto CAPTOR, che ha lo scopo di favorire la collaborazione dal basso delle comunità locali, dei cittadini, delle organizzazioni non governative e degli scienziati per sensibilizzare e trovare delle soluzioni al problema dell’inquinamento atmosferico.

  • Gli obiettivi di CAPTOR affrontano il problema dell’inquinamento atmosferico, che sarà caratterizzato dal monitoraggio specifico dell’ozono troposferico in tre regioni europee:
  • Barcelonès-Vallès Oriental-Osona (Catalogna, Spagna)
  • Pianura Padana (Valle del Po, Italia)
  • Burgenland, Steiermark e Niederösterreich (Austria)

L’ozono è spesso considerato un inquinante dimenticato, vale a dire che esso si forma nelle zone rurali attraverso reazioni chimiche a partire da gas precursori emessi principalmente in ambiente urbano. Pertanto, gli inquinatori – la popolazione urbana – spesso subiscono in maniera limitata gli effetti di una qualità dell’aria compromessa a causa delle loro emissioni, mentre è la popolazione rurale a subirne i danni maggiori pur non contribuendo a tali emissioni dannose.

 

In particolare, gli obiettivi di CAPTOR sono:

  • instaurare una rete di comunità locali nelle tre regioni europee per monitorare l’inquinamento da ozono troposferico
  • inserire queste comunità locali in un processo collaborativo sull’inquinamento dell’atmosfera, sostenendo un processo dal basso per definire e progettare delle modalità d’azione.
  • Coinvolgere i cittadini ed impegnarli nel promuovere la partecipazione attiva nei processi decisionali per avanzare soluzioni.
  • Imparare e valutare l’efficacia, la replicabilità e la forza creativa di questo approccio

I cittadini diventeranno protagonisti del processo di monitoraggio, in quanto si occuperanno di ospitare e mantenere una rete di sensori a basso costo che misureranno i livelli di ozono troposferico presenti nelle zone più colpite da questo inquinante, soprattutto aree rurali. I dati raccolti miglioreranno la conoscenza scientifica e dei cittadini riguardo le cause e conseguenze dell’inquinamento atmosferico e saranno vitali nello stimolare il dibattito e la mobilitazione delle comunità al fine di progettare delle modalità di azione concrete.

Per saperne di più visita il sito di CAPTOR